Apocalypse baby

Apocalypse baby

Apocalypse baby è uno dei libri scritti dalla scrittrice e regista francese Virginie Despentes, arrivato in Italia solo quest’anno, grazie alla Fandango Libri, che ha pubblicato già altri titoli dell’autrice.


«Tutto diventa interessante quando si ha voglia di qualcuno. Quando si è sull’orlo, quell’ebrezza così singolare»


Apocalypse baby – Trama

Apocalypse baby racconta di due donne molto diverse tra di loro, che però fanno quasi lo stesso mestiere. Da una parte abbiamo Lucie Toledo, una giovane detective, che si è ritrovata a fare questo lavoro per puro caso; dall’altra parte abbiamo La Iena, donna espertissima nell’arte dell’investigazione, conosciuta per il suo intuito e soprattutto per i sui metodi violenti. Se La Iena si è fatta un nome nel suo campo, iniziando molti anni prima con la riscossione dei debiti, Lucie ha il compito di tenere sott’occhio gli adolescenti parigini un po’ turbolenti, per conto dei loro genitori. Se La Iena è una vera detective, pronta all’azione, Lucie ha un’indole più molle e si accontenta di tracciare la vita dei ragazzi attraverso l’aiuto dei gps.

Le cose cambiano quando Lucie perde di vista Valentine Galtan, l’adolescente figlia di uno scrittore abbastanza in vista, che la detective stava pedinando da qualche settimana, su richiesta della nonna Jacqueline Galtan. Valentine non aveva mai mostrato di essersi accorta dei pedinamenti, né aveva mai cambiato la sua routine giornaliera, per cui Lucie è abbastanza sbigottita per il fatto che dopo averla perso di vista in metro, la ragazza sia sparita. La nonna promette una ricompensa per il ritrovamento di Valentine, adolescente piena di problemi, turbolenta, libertina e ribelle.

Lucie da sola sa di non potercela fare, non ha idea di come si conduca un’indagine investigativa e per non perdere il lavoro ha bisogno di rivolgersi a un professionista. Queste sono le premesse dell’incontro tra Lucie e La Iena, che contro ogni pronostico, decide di aiutare l’inesperta detective. Le due cominciano questa collaborazione per ripercorrere gli spostamenti di Valentine, capire il suo contesto famigliare, scolastico e sociale. Le indagini si muoveranno da Parigi a Barcellona, rivelando dettagli sempre più oscuri della vita di Valentine e della sua famiglia “insospettabile”. Ma sarà anche un viaggio nella vita di Lucie, che scoprirà qualcosa in più su stessa, sui suoi desideri e bisogni, nell’amore per un’altra donna.

Perché leggerlo

Apocalypse baby è ricco di tematiche attuali: il disagio giovanile, il degrado delle periferie, l’incitamento all’odio razziale, i pregiudizi, l’ipocrisia, la facilità delle relazioni sessuali, la loro fluidità, l’omosessualità, i complotti, il terrorismo… il tutto condito da un linguaggio crudo, spietato, mai banale, diretto, lontano dai perbenismi.

La storia è perfettamente calata nel contesto geografico e sociale di riferimento, si evince chiaramente una certa denuncia al sistema in cui i personaggi si muovono. Personaggi complessi, ricchi di sfumature, venuti tutti a patti con il male. Un romanzo in cui la giustizia ha il sapore della vendetta privata. Sicuramente l’autrice riesce a raccontare l’animo umano, i suoi compromessi, la sua voglia di riscatto, le sue fantasie più perverse.

La struttura della narrazione principale è quella che vede Lucie come protagonista. Ma i capitoli si alternano con focus sui personaggi che man mano la detective incontra per risolvere il caso e che svelano, così, al lettore l’altro lato della medaglia. Al di là della trama, oscura, avvincente, attuale, accattivante, il punto di forza della narrazione restano i personaggi. Non solo i protagonisti, ma anche quelli secondari che ruotano attorno a Valentine. Tutti sono raccontati a 360°, nel loro animo abietto, nelle loro mancanze, nel loro marciume. È questo che, in ultima analisi mi ha colpito più di tutto, l’assenza di un secondo appello, di una possibilità di redimersi.

Apocalypse baby è un libro abbastanza fuori dalla mia comfort zone, non tanto per il genere e la trama, quanto per la scrittura dell’autrice. Non sono un’amante delle scene crude, spinte, esplicite. Eppure, in questo caso, sono stata catturata dal racconto. Non è stato volgare o spiacevole. Crudo e oscuro, ma nella misura giusta per raccontare quello che andava raccontato. In conclusione, sono felice di aver approcciato quest’autrice che ha sicuramente tanto da raccontare.


Titolo: Apocalypse baby

Autore: Virginie Despentes

Traduzione: Silvia Marzocchi

Editore: Fandango Libri

Anno: 2021(prima edizione in lingua originale 2010)

Pagine: 320

Voto: 4/5