Dieci piccoli indiani è un classico del giallo che tutti conoscono, anche solo per sentito dire. È vero, questo libro è senza dubbio uno dei best seller più riusciti di Agatha Christie e del mondo editoriale.
Ma io l’ho scoperto solo pochi anni fa. Non che non ne avessi mai sentito parlare, intendiamoci, ma non mi ero quasi mai affacciata, nella mia carriera di lettrice, al mondo del giallo, con tutti i suoi misteri, la suspense, gli indizi da carpire, il ritmo serrato degli eventi…
«Quello che c’è di buono nelle isole è che, quando si arriva, non si può andare oltre, si è giunti come a una conclusione»
Trama – Dieci piccoli indiani
Il libro racconta dell’arrivo sull’isola di Nigger Island di dieci sconosciuti, tutti invitati a trascorrere qualche giorno di riposo dal signor U.N.Owen, nella sua confortevole dimora. Ma perché dieci estranei sono stati invitati, con diverse scuse, su quest’isola? E chi è U.N.Owen?
Provare a rispondere ora a queste domande sarebbe superfluo per chi già conosce bene il libro e azzardato per chi invece abbia il desiderio di leggerlo.
Perché leggerlo
Posso però assicurarvi che, appassionati del genero o meno, questo racconto vi terrà incollati con gli occhi sulle pagine, vi estranierà dal mondo circostante e il pensiero delle sorti dei personaggi vi accompagnerà durante tutto il giorno.
La caccia agli indizi misteriosi, l’ansia di sapere cosa succederà e quale sarà la prossima mossa di U.N.Owen vi terrà svegli la notte; perché si sa, un buon giallo va gustato con la giusta atmosfera.
Piccola chicca: il titolo originale del libro era 10 piccoli negretti. Perché? La risposta è all’interno di una filastrocca che ossessionerà gli ospiti dell’isola e… anche voi!
Titolo: 10 piccoli indiani
Autore: Agatha Christie
Traduttore: Beata Della Frattina
Editore: Mondadori
Anno: 1985 (prima edizione 1946 con il titolo E poi non rimase nessuno, cambiato in quello attuale nel 1977)
Pagine: 229
Voto: 4/5