Il tempo dell’attesta è il secondo volume delle cronache dei Cazalet. Narra la Storia dell’Inghilterra negli anni ’40 e ’41 del secolo scorso, attraverso la vita, al tempo della Seconda Guerra Mondiale, dei Cazalet.
Oltre al racconto corale di tutti i personaggi che abbiamo conosciuto nel primo volume, e ai nuovi che si affacciano nelle vite dei protagonisti, la Howard dà maggiore voce alle tre cugine: Polly, Louise e Clary, adesso adolescenti in lotta con se stesse e con la famiglia, per la loro smania di diventare grandi e affermarsi.
«Avevano spento la radio e, sebbene la stanza fosse piena di gente, il silenzio era completo al punto che Polly percepiva, quasi sentiva, il battito del proprio cuore. Finché nessuno parlò, finché nessuno si mosse, vi fu un ultimo scampolo di pace…»
Trama – Il tempo dell’attesa
Abbiamo lasciato i Cazalet, ne Gli anni della leggerezza, nell’estate del 1938 con il discorso del Primo Ministro inglese Arthur Neville Chamberlain e la sua “pace con onore”, dopo la Conferenza di Monaco. Li ritroviamo, ne Il tempo dell’attesa, nel settembre del 1939, dopo l’invasione tedesca della Polonia, quando ormai la guerra risulta inevitabile.
Il cambio di scenario, lo spezzarsi delle speranze a cui tutti i membri della famiglia si erano aggrappati, circa la possibilità che il pericolo di una seconda guerra potesse scongiurarsi, manda in tilt la quotidianità dei Cazalet.
In questo scenario, sono i sentimenti e i pensieri delle tre cugine a prevalere. Polly soffre per lo scoppio della guerra, per la reazione della sua famiglia che si comporta sempre come se niente fosse. Sente che i grandi non legittimino le preoccupazioni di loro ragazze, perché considerate ancora piccole. Lei, soprattutto, che ancora non ha trovato la sua strada nel mondo, soffre per la reclusione domestica a Home Place, sentendo che lo scorrere del tempo le porti via infinite possibilità di vita.
Louise, che ha già lasciato Home Place per la scuola per signorine, in questo libro si trasferisce a Londra, inseguendo il suo sogno di diventare attrice. Nella capitale, nonostante la guerra in corso, Louise sperimenta uno stile di vita molto lontano dalle rigide imposizioni dei Cazalet, che lascia spazio a un nuovo modo di vestire, di mangiare, di divertirsi e di amare.
Infine, Clary trascorre le sue giornate a Home Place annotando tutte le più disparate esperienze che le vengono raccontante, tutte le minuzie domestiche, per scrivere poi toccanti lettere al padre Rupert, di cui non si hanno più notizie.
Ma anche gli adulti, ognuno a modo proprio, sono preoccupati per quanto sta accadendo nel Paese; per quanto le ragazze stiano crescendo e tutte in modo così diverso tra loro; per quanto la sofferenza sia tangibile nel cuore di ognuno dei componenti della famiglia.
Perché leggerlo
Il tempo dell’attesa è un libro in sospensione, l’impressione che si ha leggendolo è quella di tenere il fiato sospeso, aspettando gli sviluppi della guerra; aspettando il ritorno da Londra di Hugh ed Edward nei fine settimana; e soprattutto le notizie dal fronte di Rupert, che si è arruolato in marina.
L’attesa di un ritorno alla normalità viene riempita con l’impegno e l’abnegazione di tutti i membri dei Cazalet, nell’attuazione quasi maniacale delle misure di protezione decise dal Generale e dalla Duchessa. Siamo lontani dalle atmosfere luminose e dalle ricche e prelibate cene in famiglia del primo libro.
Nel secondo volume, i Cazalet si apprestano a oscurare i vetri delle finestre per proteggersi da eventuali attacchi aerei; dormono con le maschere antigas vicine al letto; al suono delle sirene sono pronti a scendere in cantina, e ogni pietanza è razionata. La routine domestica è monocorde, il momento più atteso è quello della sera, quando la famiglia si riunisce nel soggiorno, attorno alla radio, per conoscere gli sviluppi del conflitto, con la speranza sempre accesa che possa risolversi da un momento all’altro.
L’attesa di notizie da parte di Rupert è il sentimento che accomuna i Cazalet e tutte le persone che ruotano attorno alla famiglia, e che prevale nell’intera narrazione.
Leggi anche le mie recensioni sugli altri volumi della saga: Gli anni della leggerezza, Confusione; Allontanarsi; Tutto Cambia e la recensione completa Le cronache dei Cazalet
Titolo: Il tempo dell’attesa
Autore: Elizabeth Jane Howard
Traduttore: Manuela Francescon
Editore: Fazi Editore
Anno: 2016 (prima edizione inglese 1991)
Pagine: 640
Voto: 4/5