Infelici gli dei

Infelici gli dei

Infelici gli dei è il libro di debutto della scrittrice americana Stacey Swann, che dopo aver riscosso tantissimo successo oltreoceano, arriva in Italia grazie a Bompiani.


«Le nostre reazioni alle cose che succedono sono più confuse di quanto non riusciamo ad ammettere. Non è necessario che le sue siano tutte positive o tutte negative. Sono quelle che sono»


Infelici gli dei – Trama

Infelici gli dei racconta di una famiglia americana che vive a Olympus, Texas. I Briscoe sono la famiglia più anticonvenzionale di cui io abbia mai letto. Perché per i Briscoe non sono i legami di sangue a dettare le regole degli affetti; perché per loro non esiste amore incondizionato che possa perdonare tutto; perché per ognuno dei membri è proprio la famiglia il primo luogo di malessere.

I Briscoe sono una famiglia allargata a causa dei ripetuti tradimenti di Peter, ormai cinquantenne, che June, sua moglie, ha sempre accettato senza mai riuscire a perdonarli realmente, condannando la propria vita e – conseguentemente – quella dei suoi figli, a un universo di rancore. Thea, Hap, March, questi i tre figli di Peter e June. Poi ci sono Arlo e Artie, i gemelli, coetanei di March, che Peter ha avuto al di fuori del matrimonio. Poi c’è Vera, la moglie di Hap che però è andata a letto con March. È proprio questo l’evento cardine che ha sconvolto i già inesistenti equilibri Briscoe.

Quando noi li conosciamo, tutto questo antefatto è già accaduto. Ci troviamo in un venerdì qualunque, se non fosse che March, dopo due anni d’esilio forzato e inevitabile, è tornato a Olympus, mettendo in allarme sua madre June e suo fratello Hap. Gli unici felici di rivederlo sembrano essere il padre Peter e la sorellastra Artie. Gli eventi successivi al ritorno di March si svolgeranno nell’arco di una settimana, in cui succederà l’impensabile e ci troveremo faccia a faccia con tutti i membri della famiglia, scoprendone i lati più crudi e per questo più umani.

Il corso lineare della storia subisce dei funzionali flashback che ci aiutano a capire le dinamiche famigliari messe in moto prima della partenza di March e nei primi anni di matrimonio di June e Peter; focalizzandosi soprattutto sui rapporti a due: fratello e sorella, fratello e fratello, moglie e marito, madre e figlia, fratello e cognata. La settimana narrata è un vero capovolgimento di legami e sentimenti per la famiglia Briscoe. Non è solo March a tornare, che così facendo rimette in crisi il matrimonio di Hap e Vera. Torna anche Arlo, musicista sempre in tournée, che in nome di una promessa fatta da bambini, ingombra la vita della sua gemella Artie, chiedendole di rinunciare a se stessa per seguirlo in giro per l’America. Dal canto suo, Artie ha trovato finalmente uno spazio proprio, lontana dalla simbiosi con Arlo: una casa a Olympus, un lavoro che le piace e soprattutto Ryan, il ragazzo del quale si è innamorata.

Per Arlo sarà dura fare i conti con questa realtà. E sarà proprio il non tornare di questi conti che porterà a Olympus un’altra Briscoe: Thea. La prima figlia di June e Peter è un avvocato, che vive a chilometri di distanza dal Texas, insieme al marito e alle figlie. Thea è la più insofferente alle dinamiche Briscoe: alla rabbia cieca e fuori controllo di March; al perdono assoluto di Hap; alla debolezza della madre; ai tradimenti del padre. Ma non è tutto. Nell’universo Briscoe fa capolino Joe, il nuovo veterinario arrivato da poco in città, che metterà definitivamente in crisi il più che ventennale e problematico matrimonio di June e Peter.

Perché leggerlo

Infelici gli dei è in un certo senso un romanzo epico: ci sono rimandi a Ovidio e rimandi a un ordine divino che sembra essere stato capovolto e scomposto. Le disgrazie dei Briscoe – che sono loro stessi a creare, per convenienza e impotenza – sembrano quasi una punizione divina. C’è crudeltà, egoismo, debolezza, paura, rabbia e frustrazione in questa famiglia. È c’è anche un disperato bisogno di essere amati e accettati. È proprio il difetto di questo amore puro, sincero, totale, fedele e incondizionato a cui i protagonisti anelano, che mette in pericolo la felicità dei Briscoe. Ma l’albero è marcio dalla radice e questo impedisce ai suoi frutti di maturare.

Infelici gli dei è un libro che si fa divorare. Le dinamiche famigliari sono accattivanti, scorrette e diverse dalle narrazioni più comuni che vedono la famiglia, nel bene o nel male, come la casa in cui si torna sempre. I personaggi sono tutti ben tratteggiati nelle loro peculiarità psicologiche e caratteriali. Ma sono i legami, analizzati sempre in modo duale, vissuti come vincoli, come zavorre, come catene che tirano i personaggi gli uni verso gli altri, impedendone la realizzazione libera e personale a fare da padroni.

Ogni personaggio ha ragione di esistere in nome del suo complice/nemico, che è poi la stessa persona. I problemi di Artie sono dovuti al suo legame viscerale con Arlo. Quelli di June al suo matrimonio con Peter. E quello dei tre figli, Thea, Hap e March al loro legame con la madre June. Così facendo, non ne viene fuori l’immagine di una famiglia, bensì di tanti frammenti che l’unione infedele di due persone ha generato.

La scelta stilistica, poi, di dividere i capitoli come giorni della settimana dà modo al lettore di entrare perfettamente nello scorrere della narrazione. I flashback illuminano sulle ragioni passate che hanno portato ai rancori attuali. Olympus e il Texas, seppur non descritti nel dettaglio, si evincono da tutto: dalle strade percorse in macchina; dai pub della città; dalle dinamiche da paesino dove tutti sanno tutto di tutti; dai lavori legati alla terra e agli animali; dai pettegolezzi; dai comportamenti sociali dei Briscoe e di June in primis. Infine, la narrazione corale restituisce una storia a tutto tondo, che ci permette di osservare le cose di Olympus da più punti di vista.

In conclusione, Infelici gli dei è un libro potente, scorretto per certi versi, ma assolutamente credibile. Si viene catturati dall’universo Briscoe e non se ne vuole più uscire.  


Titolo: Infelici gli dei

Autore: Stacey Swann

Traduzione: Monica Pareschi

Editore: Bompiani

Anno: 2021

Pagine: 400

Voto: 5/5