La casa degli spiriti – Isabel Allende

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La casa degli spiriti, è un libro scritto da Isabel Allende, che ispirata anche dalle proprie vicissitudini familiari, mescola la magia della diegèsi alla cruenta realtà del Novecento sudamericano, ripercorrendo fatti storici di importanza mondiale, dal punto di vista di una famiglia cilena.


«Non bisogna mai vendere la terra. È l’unica cosa che rimane quando il resto si esaurisce»


Trama – La casa degli spiriti

La storia è quella di un’intera famiglia in tutta la sua declinazione generazionale. I fatti e le figure che ruotano attorno ai protagonisti sono fatti e figure reali del Cile del secolo scorso. La saga familiare si snoda a partire dai primi anni del Novecento fino all’ascesa del generale Pinochet, nel 1973.

Fin dall’inizio, il narratore – o la narratrice? – ci svela che il racconto è appreso dai quaderni di Clara che, a partire dalla sua infanzia fino alla sua morte, prese l’abitudine di registrare tutto quello che succedeva nella sua vita e in quella delle persone che le erano care. A questa voce se ne aggiunge in alcuni punti un’altra, questa volta maschile. È quella di Esteban Trueba, filo conduttore delle storie di tutte le protagoniste femminili del racconto. Solo alla fine del libro verranno chiarite le ragioni che hanno portato i due narratori a ricordare gli eventi.

Nivea, Clara, Blanca, Alba. Questa la discendenza femminile protagonista del libro. Una concatenazione di nomi, di amore, di dolore e di magia che lega le quattro donne. E ancora: Rosa, la Nana, lo zio Marcos, Barrabás, Férula, Tránsito de Soto, Esteban García, Jaime, Nicolás, Pedro Terzo García, Jean de Satigny, Amanda, Miguel, le tre sorelle Mora, il Poeta, il Presidente e tanti altri ancora. Tutti personaggi per nulla passeggeri nella vita dei protagonisti. Figure che resteranno fondamentali per tutta la durata del racconto, anche dopo la loro stessa morte, come una cornice che inquadra una vivace foto di famiglia.

Perché leggerlo

Oggi ho voluto portarvi in Cile. Avrei voluto avere le parole giuste per accompagnarvi in questo viaggio, per restituirvi la grandezza di un’autrice come Isabel Allende. Ma il mio proposito era spropositato, scusate il gioco di parole. Non ho mai incontrato nella mia carriera di lettrice, uno scrittore che sapesse usare le parole nella loro “giustezza”, così come fa la Allende. Ogni aggettivo, ogni nome, ogni avverbio addirittura, è esatto, a posto nel suo posto, eh sì, perdonatemi di nuovo il gioco di parole.

L’esoterismo, i fantasmi, gli angeli, i riti, i viaggi e le avventure, i colori e le atmosfere dell’America del Sud. L’amore, il dolore, l’odio, la vita e la morte, ma anche la rinascita, il ricordo e l’oblio. Una scrittura unica, inimitabile, attrattiva e coinvolgente.

Insomma, un libro da leggere tutto d’un fiato, esattamente come l’ho letto io!

Se vuoi continuare questo viaggio in Cile, leggi anche la mia recensione di Arrivederci piccole donne di Marcela Serrano.


TitoloLa casa degli spiriti

Autore: Isabel Allende

Traduttore: Angelo Morino, Sonia Piloto Di Castri

Editore: Feltrinelli

Anno: 2013 (prima edizione 1983)

Pagine: 364

Voto: 5/5