Le cronache dei Cazalet è una raccolta in cinque volumi scritti dal genio di Elizabeth Jane Howard e pubblicati in Inghilterra a partire dal 1990. In Italia arrivano nel 2015, grazie a Fazi Editore e alle magnifiche traduzioni di Manuela Francescon. Parlo di magnifiche traduzioni perché avendo letto alcuni volumi anche in lingua originale, posso affermare che la traduzione in italiano sia stata realizzata tenendo cura di riportare la poetica della Howard, in tutta la sua forza evocativa ed espressiva.
Trama – Le cronache dei Cazalet
La saga dei Cazalet racconta la vita di una famiglia inglese negli anni che vanno dal 1937 al 1958. La famiglia, i cui capostipiti vengono affettuosamente chiamati il Generale e la Duchessa, vive nel pieno rispetto dei principi dell’educazione vittoriana. Quando incontriamo i Cazalet, è la seconda generazione che conosciamo, ossia quella dei figli del Generale e della Duchessa: Hugh, Edward, Rachel e Rupert. I tre figli maschi sono sposati e hanno già dei figli, mentre Rachel è rimasta nubile. Nel proseguire del racconto, andremo avanti a conoscere la terza e la quarta generazione.
Il luogo in cui si svolge prevalentemente tutto l’arco narrativo è Home Place, la dimora della famiglia Cazalet per le vacanze estive, nella campagna del Sussex. Da residenza estiva quale era, il Generale e la Duchessa hanno deciso di trasformala in residenza permanente, lasciando invece i figli nelle loro abitazioni londinesi. Sarà lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale a costringere l’intera famiglia a una convivenza forzata nella campagna inglese, per ragioni di sicurezza.
Qui la Howard racconta con precisione i dettagli della vita domestica dei Cazalet; dei loro pasti; del rituale del tè e della merenda; del rapporto con i domestici; del cambio di abitudini seguito allo scoppio della guerra; dell’intimità dei rapporti coniugali, che trovano il loro spazio solo tra le mura delle stanze da letto. Home Place è descritta in tutti i suoi particolari: nella disposizione delle stanze, nei mobili, nelle sue finestre, nel suo giardino, nella stalla e in tutte le piante di cui la Duchessa si prende estrema cura.
Il racconto procede cronologicamente, alternando principalmente le voci delle tre cugine protagoniste di tutta la saga, che incontriamo quando sono poco più che bambine e lasciamo nei panni di donne, madri e mogli: Polly, Louise e Clary. Ai loro racconti in soggettiva, si alternano i racconti della famiglia Cazalet riunita a Home Place. È solo nel quarto libro che per la prima volta incontriamo i racconti in soggettiva dei tre fratelli Cazalet e sono nell’ultimo della sorella Rachel.
Leggi anche le mie recensioni dei singoli volumi: Gli anni della leggerezza; Il tempo dell’attesa; Confusione; Allontanarsi; Tutto cambia.
Le tematiche affrontate – Le cronache dei Cazalet
I temi trattati sono vari e possono essere ascritti a due tipologie di narrazione, che si combinano nel racconto: la Storia dell’Inghilterra e le storie dei Cazalet.
Per quanto riguarda la prima tipologia, sicuramente, l’autrice ci lascia la testimonianza del cambiamento dell’ambiente londinese tra il primo dopoguerra, gli anni del secondo conflitto mondiale e il secondo dopoguerra. Ci racconta delle mode, degli usi e dei costumi che vanno progressivamente lasciando la rigidità dei primi anni del Novecento, per avvicinarsi alla fluidità e alla leggerezza, che saranno antenate della contemporaneità che oggi conosciamo.
Per quanto riguarda, invece, la seconda tipologia di narrazione, abbiamo una vastità di temi legati all’ambito personale e sentimentale che riguardano: l’omosessualità, l’aborto, i figli illegittimi, le relazioni clandestine, l’utilizzo di contraccettivi, l’emancipazione femminile, i tabù sessuali e le nuove libertà sessuali, la morte di vecchi valori di pudicizia e il trionfo della trasgressività.
Perché leggerlo
Ciò che mi ha fatto apprezzare e stimare particolarmente i Cazalet è proprio questa capacità della Howard di raccontare tutto. Nulla resta celato al lettore, non solo nelle descrizioni dei luoghi e delle situazioni ma anche, e soprattutto, nella descrizione dei pensieri dei personaggi. Tutti i protagonisti, abituati al riserbo e alla discrezione vittoriana, processano in solitudine le proprie emozioni e noi lettori siamo gli unici confidenti che i personaggi incontrano lungo il loro cammino.
Nessuna figura è un’apparizione fugace in quest’antologia: chiunque entri in contatto con l’universo Cazalet – che sia per poche righe o per interi capitoli – viene raccontato in tutto il suo essere; ogni personaggio è a tutto tondo. Questa caratterizzazione della famiglia, dei domestici e di tutti quelli che ruotano attorno ai Cazalet è necessaria considerando la lunghezza e la complessità, in fatto di eventi che si susseguono, del racconto. Rischieremmo di perderci qualcuno per strada, se la Howard non caratterizzasse così precisamente i suoi protagonisti.
Nella saga dei Cazalet, Elizabeth Jane Howard racconta con autenticità e verità il complesso mondo delle relazioni umane e famigliari. Il suo stile delicato e sensibile e la sua potenza descrittiva conferiscono alla narrazione un appeal che cattura il lettore fin dalle prime pagine, tenendolo avvinghiato al racconto per tutti e cinque i libri.
Il ritmo della storia è sempre alto, non si incontrano, durante la lettura, momenti morti. La vita dei Cazalet è costantemente in movimento e interessante. In poche parole, è impossibile annoiarsi leggendo quest’umana e delicata antologia famigliare.