Saponi è il secondo libro di Elena Ghiretti, architetto che si occupa di trend socio-culturali e scenari futuri, scrittrice di racconti e libri, ed edito da Fandango Libri.
«Chiude gli occhi, vede ancora la striscia viola, se ne starà per sempre impressa tra le palpebre e rimarrà per sempre l’immagine della fine»
Saponi – Trama
Saponi racconta la storia di Lucia, non più trentenne da un pezzo, account manager di un’agenzia pubblicitaria milanese, convivente con il suo orso buono. Questo per le prime pagine. A eccezione della sua età – non più trentenne – il resto delle certezze scarne di Lucia crollerà una dopo l’altra: la perdita di un cliente importante per l’azienda; l’addio scritto su un bigliettino dell’orso buono alias Luca alias luca; la fine di uno status quo.
Ma siccome per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio, dopo un momento di totale inerzia e inettitudine – di tutto diritto, sia chiaro – Lucia rimette in moto la sua vita: casa nuova, coinquilini nuovi, colleghi nuovi ma resta sempre una non più trentenne.
La fine delle certezze di Lucia corrisponde a una presa di coscienza del divario sociale e culturale che esiste tra la sua generazione – lei in particolare – e quella dei nuovi trentenni. Lei a trent’anni non era come gli alieni di oggi, che sposano filosofie di vita morbide, fluide, dai tocchi vintage, con le loro intelligenze superiori, i loro sguardi vacui, le loro libertà e la loro apparente noncuranza.
Trentenni che le rubano il fidanzato, il cliente, il posto di lavoro; che le invadono la casa con le loro diete salutiste e i loro festival impegnati. Lucia è sconcertata, arrabbiata e affascinata.
Perché leggerlo
Saponi è un libro fresco e onesto, che parla con tono amichevole, ironico e sfacciatamente vero di relazioni, lavoro, amicizia, solitudine, tendenze sociali, modi di vivere in una Milano che fa da perfetta cornice a vite frenetiche, caffè dai nomi impronunciabili, lezioni di yoga e meditazione, ambizioni lavorative, serate nei club e quartieri indie o radical chic.
In Saponi, ciò che mi ha colpito particolarmente, è la lucidità con cui Elena Ghiretti ci racconta di Lucia, dei suoi pensieri più reconditi, della sua passività a volte snervante, del suo cambiamento, di come guariscono le sue ferite a furia di dosi di realtà, quotidianità, di piccole gioie all’interno di giornate odiose e piovose.
Elena Ghiretti dà voce a ciò che è socialmente sconveniente e che non viene detto. Lucia affronta la solitudine con un moto di “adesso che faccio?”, facendo la lista di tutte le cose che non ha fatto con luca. È lontana dal dolore romantico per la fine di una storia d’amore; è più vicina alla praticità del ritrovarsi da sola, senza la voglia di fare niente – neanche lavarsi – e l’impossibilità di pagare l’affitto.
A un certo punto, Lucia rinasce un pochino – non troppo, non sarebbe per lei – trova qualcosa che la fa sentire più soddisfatta di sé, che dà voce a una nuova espressione di sé. E non si tratta di un uomo! Cosa c’è di meglio?
Saponi, con la sua protagonista, strizza l’occhio alla serie televisiva inglese Fleabag, ideata da Phoebe Waller-Bridge, che ne è anche la protagonista, e alla stand up comedy come tono umoristico, sarcastico, disilluso e frizzante di narrazione, raccontandoci onestamente la sopravvivenza di una donna non più trentenne, nella Milano moderna invasa da alieni perfettamente trentenni.
Titolo: Saponi
Autore: Elena Ghiretti
Editore: Fandango Libri
Anno: 2021
Pagine: 192
Voto: 5/5