Mai stati così felici è il romanzo d’esordio della scrittrice americana Claire Lombardo, pubblicato in Italia dalla casa editrice Bompiani. Dal romanzo verrà tratta una serie televisiva, in corso di lavorazione, prodotta dalle due attrici americane Laura Dern e Amy Adams.
«Tutte e quattro guardarono i genitori […]; ciascuna delle quattro figlie interruppe ciò che stava facendo per osservarli: la sfera splendente e insondabile dei loro genitori, due persone che emanavano più amore di quanto l’universo sembrasse disposto a concedere»
Mai stati così felici – Trama
Mai stati così felici è una saga famigliare ambientata a Chicago, precisamente nel suo sobborgo di Oak Park, dove vive la famiglia Sorenson. Capostipiti della famiglia sono David e Marilyn, due studenti universitari, innamoratisi durante gli anni ’70 del secolo scorso. Dal loro matrimonio sono nate ben quattro figlie: Wendy e Violet, le quasi gemelle, nate a neanche un anno di distanza, Liza e infine, diversi anni dopo, l’ultima arrivata, Grace, la piccola della famiglia.
La storia ci viene raccontata a partire dal matrimonio di Wendy con Miles, nei primi mesi degli anni 2000, come se fosse un antefatto. Da quel momento in poi, la narrazione alterna capitoli ambientati 16 anni dopo il lieto evento, e quindi nel presente; con il racconto dell’incontro tra David e Marilyn nel 1975. Le due linee temporali si muovono in parallelo, portandoci avanti e indietro nella narrazione della nascita della famiglia Sorenson e nel racconto della loro vita attuale, quando tutti i membri più piccoli hanno lasciato il nido per vivere la propria vita. L’epilogo ha una chiusura circolare, data dall’incontro delle due linee temporali, che convergono in un punto esatto, situato nel dicembre del 2017.
In questo modo, il lettore può conoscere tutti i personaggi a 360°. Ci vengono presentati in un dato momento della loro vita: le quattro figlie adulte – chi sposata, chi vedova, chi convivente e chi all’università – e i due genitori ormai anziani e rimasti soli nella grande casa di Fair Oaks. Procedendo nella lettura, ci muoviamo avanti e indietro nelle loro vite. Conosciamo i rapporti tra le quattro sorelle, ormai donne, con i loro figli, i loro mariti, amanti, fidanzati e le loro carriere. Poi procediamo all’indietro, scoprendo che bambine, adolescenti e infine giovani donne sono state. Lo stesso succede con i genitori, veri protagonisti della narrazione. Li conosciamo come David, medico in pensione, appassionato di giardinaggio e piccoli lavori domestici (fatti esclusivamente per mantenersi impegnato), padre di quattro figlie e nonno di due nipotini; e come Marilyn, proprietaria di un negozio di ferramenta, felicemente sposata con David, madre incompresa di quattro figlie e nonna di due nipotini, nonché padroni affettuosi del peloso Loomis. Ma poi, anche qui, andando indietro, scopriamo com’è nato l’amore tra un giovane David, che si apprestava a diventare medico e una giovanissima Marilyn iscritta all’università. Assistiamo alla proposta di matrimonio, alla prima gravidanza inaspettata, alla scelta faticata di Marilyn di lasciare gli studi e dedicarsi alla famiglia.
Ma non arriveremmo all’epilogo se a un certo punto, nel tempo presente della narrazione, non facesse la sua comparsa – grazie a Wendy – Jonah, l’adolescente che molti anni prima, Violet ha dato segretamente alla luce prima e in adozione dopo.
Perché leggerlo
Mai stati così felici è un romanzo corale, che lascia il giusto spazio a ogni membro della famiglia Sorenson. Il centro del racconto, così come della famiglia, è l’amore che unisce David e Marilyn, un amore tanto intenso e instancabile, da rendere impossibile alle figlie di averne accesso. David e Marilyn, loro malgrado, diventano l’esempio di vita a cui Wendy, Violet, Liza e Grace tendono, senza però riuscire ad arrivarci. Tutte e quattro sono incasinate, insicure, arrabbiate, spaventate. E più le loro vite prendono il largo da quella dei genitori, più li invidiano e li detestano al tempo stesso. Ma, inevitabilmente, li amano e li ammirano.
Wendy, la primogenita, è la stronza della famiglia, sempre seccata, ricca e con la risposta pronta. Un personaggio che arricchisce inevitabilmente la narrazione di momenti salienti e ironici. Violet è la figlia perfetta, che vuole sembrare perfetta, con la sua laurea in legge, il marito perfetto e i figli perfetti. L’ho detestata. Non c’è stato un punto della narrazione in cui mi sia piaciuta. Liza, in un certo senso, la figlia di mezzo, la psicologa docente all’università, con un compagno depresso e un figlio in arrivo. Una donna che risorge, impossibile non empatizzare con lei. E infine la poco più che ventenne Grace, che vive a Portland e che sente inesorabilmente la mancanza dei genitori e dell’amore incondizionato che hanno da sempre riversato su di lei. Ognuna delle sorelle ha uno spessore e uno sviluppo nella storia che le arricchisce di sfumature. Il lettore impara a conoscerle nei loro pensieri più intimi. Io mi sono riconosciuta in molti aspetti di ognuna di loro.
Mai stati così felici racconta di questa bellissima, incasinatissima e bizzarrissima famiglia americana, dove si festeggia il Secondo giorno del Ringraziamento, dove nei momenti più bui non si è mai stai così felici, dove l’amore tra un uomo e una donna resiste allo scorrere del tempo, all’adolescenza di quattro figlie, ai sogni infranti, al ginkgo abbattuto. I temi trattati sono moltissimi: la maternità fatta di luci e ombre; le malattie mentali; l’abbandono e l’adozione; i conflitti fra genitori e figli che permangono anche nell’età adulta, perché i figli pretendono dei genitori perfetti e incapaci di sbagliare e se ce li hanno, li odiano lo stesso perché non sbagliano mai; il rapporto tra sorelle; le incomprensioni tra madre e figlie, date dall’incapacità di considerare la madre come una donna, innanzitutto, perché ci si aspetta che ami la propria discendenza più del marito e se questo non succede, si crea una frattura; la malattia e la morte; l’ambizione lavorativa e i compromessi; la paura di sbagliare e il fallimento.
Claire Lombardo ha una prosa brillante, chiara, luminosa, ma soprattutto coinvolgente. Ho riso e ho pianto con i Sorenson. Li conosco. Sono stata a cena con loro, sono andata a vedere il diploma dell’asilo di Grace, ero in ospedale con Wendy, in fuga con Jonah, ho parlato con Grace quando ha fatto un casino, ho patteggiato per Liza e mi sono infuriata con Violet, ho invidiato anche io David e Marilyn. E questo è merito dell’autrice, che ha dipinto dei personaggi così completamente riusciti, così finiti e così reali.
Mai stati così felici è un libro umano, racconta del carosello di esperienze, pensieri, sentimenti e relazioni che si possono sperimentare lungo il percorso della vita. Sento di dire che sia una delle saghe famigliari più belle ed emozionanti che abbia letto.
Titolo: Mai stati così felici
Autore: Claire Lombardo
Traduzione: Silvia Castoldi
Editore: Bompiani
Anno: 2020 (prima edizione originale 2019)
Pagine: 700
Voto: 5/5