Colori invisibili

Colori invisibili

Colori invisibili è la graphic novel d’esordio di Sabrina Gabrielli, designer e poster artist di fama internazionale, che ha deciso di dedicarsi all’illustrazione, regalando una storia unica, tenera e coraggiosa. La graphic novel è pubblicata dalla tunué, che per il lancio del libro ha realizzato dei gadget davvero imperdibili.


«I colori che mancano, in fondo, non sono davvero scomparsi. So che, da qualche parte, sono ancora dentro di me»


Colori invisibili – Trama

Colori invisibili è la storia di Leila – sì, esattamente come la principessa di Star Wars – e del suo mondo color seppia. Leila, da due anni, infatti, soffre di acromatopsia cerebrale. Il che equivale a non riuscire più a distingue i colori e a vedere tutto in bianco e nero. Grazie a una cura sperimentale, un microchip, Leila è in grado di percepire le tonalità differenti dei colori, passando così dal bianco e nero al seppia. L’evento scatenante è però la conoscenza di Luca, il fattorino della pizzeria vicino casa che Leila vede, per un momento, di colore arancione. Questo fatto inspiegabile trascina Leila e la sua migliore amica Saf a un concerto dei Pastel Grannies, il gruppo in cui Luca suona. È così che Leila e Saf si ritrovano a fare la conoscenza anche di Mia, Gianfi e Giulia. Le giornate di Leila assumono un altro spessore, nonostante si dibatta ancora con un lavoro che non è più quello dei suoi sogni – non vedendo i colori, Leila non riesce più a disegnare – e con due genitori in perenne ansia per lei, riesce a trovare nuova magia nella vita, addirittura innamorandosi…

Colori invisibili è una storia gentile e forte allo stesso tempo, che ha molto a che fare con le emozioni, le sensazioni, i ricordi, gli odori e i sapori. Le percezioni della lettura sono aumentate dalle scelte dei colori e dei non colori, oltre che dalla trama e da personaggi bizzarri, ma puri di cuore. Nonostante Leila veda il mondo monocromatico, Colori invisibili è, al contrario, una storia colorata, allegra, ricca di speranza, resiliente e poetica di cui consiglio la lettura a tutti.

La view fumettistica di Mirko

Per fortuna Sabrina Gabrielli ha deciso di donare il suo talento da illustratrice di poster al mondo delle graphic novel – e dello storytelling – perché Colori invisibili è uno dei migliori fumetti usciti in Italia in questo 2022.

Iniziamo dal lato visivo, ovvio fiore all’occhiello dell’opera. Senza rivelare troppo, è facile intuire come i colori siano una parte fondamentale della trama (il titolo, in fondo, lo suggerisce perfettamente) e come la sperimentazione cromatica sia un device non solo estetico, ma sorprendentemente narrativo. Da Jung in poi, la psicologia dei colori è oggetto di studio e, di conseguenza, potente arma nelle mani di chi vuole trasmettere una certa sensazione. I fumetti e le arti visive in generale lo hanno sempre saputo, così come Sabrina Gabrielli utilizza sapientemente le gradazioni per trasportarci in questo delicato viaggio variopinto. Ho personalmente adorato ogni shift, funziona tutto perfettamente per tenere il ritmo alto.

Il lato dal successo meno prevedibile dell’opera è quello narrativo, ammirevole per come riesce a mantenere un tono costante mentre si trova costretto a gestire sviluppi, flashback e necessaria esposizione, talvolta scientifica. Ecco, anche nei lati più “tecnici” o quelli più difficili da digerire, la storia non perde mai leggerezza e invidiabile ottimismo. In fondo, è una piccola ode a come lo spirito giusto nell’affrontare le difficoltà le renda un po’ meno difficili – e come la vita può sempre avere qualche colore (leggi: significato) anche quando, sfortunatamente, dei colori vengono portati via (in questo caso, letteralmente).

Capisco che Sabrina dovrà realizzare altri poster per grandi band in tour, ma io spero di leggere il suo prossimo lavoro, presumibilmente con un lato narrativo ancora più affinato e delicato, al più presto.

P.S. In una sequenza, un personaggio secondario di nome Giulia indossa una tuta che ricorda tantissimo l’epico costume degli X-Men di Grant Morrison. Se era voluto: che figata. Se non era voluto: che figata + coincidenza. Valeva la pena sottolinearlo!


TitoloColori invisibili

Autore: Sabrina Gabrielli

Editore: tunué

Anno: 2022

Pagine: 240

Voto: 5/5

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