La confraternita degli storici curiosi, romanzo d’esordio di Jodi Taylor, è un libro d’avventura surreale, che gioca con i cambiamenti temporali e spaziali, saltando da un’epoca all’altra. Tutto può essere confutato e rimesso in discussione. Lo stesso presente, in fondo, non è altro che il futuro di eri e il passato di domani. Ma allora, come fanno a coesistere tutte le realtà senza andare in corto circuito? Forse, il bello sarà proprio il loro cortocircuito.
«So che per voi storici è normale, ma cerca di non soffermarti così tanto sul passato»
Trama – La confraternita degli storici curiosi
Madeleine Maxwell – meglio nota come signorina Maxwell, ma per gli amici Max – è una storica non ancora trentenne, che si appresta a diventare studentessa del famoso istituto di ricerche Saint Mary. Durante il suo primo anno da corsista dovrà superare numerosi test, che avranno a che fare con le materie più disparate – tecnologia, ricerca e sviluppo, pronto soccorso, sicurezza e difesa personale, informatica – prima della prova finale, che ne decreterà il suo avanzamento come storica a tutti gli effetti.
La domanda da porsi è come mai in un istituto di ricerche storiche ci sia bisogno di conoscere i segreti dell’autodifesa? Perché il Saint Mary non è un istituto come tutti gli altri: il suo compito è quello di verificare che i fatti storici più noti siano andati come riportati nei libri accademici. E quale soluzione migliore se non quella di essere testimoni viventi di ciò che è successo milioni di anni prima? Insomma, al Saint Mary si viaggia nel tempo; naturalmente, nella massima segretezza e con protocolli ben ragionati.
Ma se fosse solo così, tutto filerebbe liscio e se c’è, invece, una cosa che gli storici insegnano, è che se qualcosa può andare storto, lo farà. Max, così come i suoi colleghi, è una calamita per i guai. Ha un carattere schietto, diretto, ironico. È brillante, intelligente, impulsiva e profondamente sensibile a sua insaputa. La sua prerogativa è cacciarsi nei guai e far cacciare nei guai chi è con lei. Ma il direttore dell’istituto Edward Bairstow – conosciuto come il Boss – e Leon Farrell, il direttore tecnico – conosciuto come il Capo – sanno perfettamente quanto la Storia possa rivoltarsi contro, se la si mette troppo in discussione.
Insomma, quello di Max è un lavoro già di per sé molto complicato, ma sarebbe ancora tutto troppo facile se non ci fossero i cattivi da combattere. Di che cattivi parliamo? Di futuri storici; terroristi della Storia che vogliono utilizzarla per scopi economici, contaminando e distruggendo un passato che resiste da milioni e milioni di anni.
Perché leggerlo
Per concludere, se siete alla ricerca di un libro fuori dal tempo, o estremamente al suo interno, avete sicuramente trovato il libro che fa per voi, perché La confraternita degli storici curiosi è un libro curioso sotto molteplici punti di vista. Lo è per la storia che racconta e lo è per lo stile con cui la racconta. Personalmente, trovo l’idea dei viaggi nel tempo, dello sbiancamento del mondo e di tutte le (dis)avventure che capitano alla protagonista, geniale e molto divertente.
Lo stile narrativo di Jodi Taylor mi ha catturata all’istante, con il suo humor inglese, e la sua protagonista così ben tracciata. Max è una di noi, con la parolaccia a portata di mano, con l’ironia sempre in tasca; sbadata e maldestra ma buona e generosa. L’atmosfera che regna nel Saint Mary è ben descritta e anche tutti gli altri personaggi sono precisamente delineati. Tutti un po’ folli, un po’ eccentrici e soprattutto affezionati al rito del tè.
Nonostante tutti questi punti a favore, però, la mia lettura è proceduta con un ritmo altalenante. C’erano capitoli in cui non riuscivo a smettere di leggere, perché totalmente immersa nella storia e nella Storia; e poi, invece, ce n’erano altri che non riuscivo a concludere perché più noiosi, più lenti. A volte, ho avuto come la sensazione che gli enigmi da scoprire, i tradimenti e gli inganni da portare alla luce, mi restassero in parte nascosti; come se mancasse un tassello per finire il puzzle. E questa sensazione me l’ha confermata definitivamente il finale aperto.
Non so se nell’idea dell’autrice o della casa editrice c’è quella di un secondo romanzo, ma in quel caso sarei un po’ restia a comprarlo. Beninteso, non per lo stile dell’autrice ma per la storia (questa volta in minuscolo). Di Jodi Taylor, invece, spero di sentire ancora parlare.
Titolo: La confraternita degli storici curiosi
Autore: Jodi Taylor
Traduttore: Elisabetta De Medio
Editore: Corbaccio
Anno: 2020 (prima edizione inglese 2013)
Pagine: 384
Voto: 3.5/5