Madame le commissaire e la morte del capo della polizia

Madame le commissaire e la morte del capo della polizia

Madame le commissaire e la morte del capo della polizia è il terzo capitolo di una serie di sei romanzi polizieschi, incentrati sulla figura del commissario Isabelle Bonnet e del suo assistente Jacobert Apollinaire Eustache. I libri sono firmati da Pierre Martin, pseudonimo di un autore tedesco che ha scritto già diversi romanzi ambientati in Francia e in Italia. I libri della serie sono stati già tutti pubblicati in Germania. Da noi arrivano grazie alla casa editrice Neri Pozza e alla Biblioteca Editori Associati di Tascabili (BEAT edizioni).


«Fuori dal cimitero, tutte le strade e i marciapiedi erano invasi da macchine parcheggiate, ma non ci sarebbero state multe, perché la maggior parte delle auto era dipinta di bianco e blu e aveva la scritta POLICE. Tra queste, limousine nere con i vetri oscurati. Era presente persino il sindaco di Tolone. Il comandate Bastian della Police nationale ne sarebbe stato contento e lusingato. Ma non poteva più vederlo perché… era morto!»


Madame le commissaire e la morte del capo della polizia – Trama

Madame le commissaire e la morte del capo della polizia si apre con un fatto davvero insolito, che ha colpito la città di Tolone in tutta la sua imprevedibilità: il capo della polizia, Bastian, si è suicidato a causa della diagnosi di un cancro. Isabelle che, nella sua nuova vita, è decisa più che mai a non andare ai funerali (dopo l’attentato che le è quasi costato la vita, ma che sicuramente ha ucciso gli uomini migliori della sua squadra speciale, e che l’ha spinta a ritirarsi a Fragolin, nell’entroterra della Costa Azzurra), questa volta deve fare un’eccezione. Per quanta poca simpatia provasse per Bastian – fatto reciprocamente condiviso – la sua morte non la lascia indifferente. Non riesce a capacitarsi di come un uomo tanto sicuro di sé e presuntuoso come Bastian possa essersi tolto la vita senza neanche provare a curarsi. A complicare le cose arriva la telefonata di Balancourt, unico uomo sulla faccia della terra che possa chiamarla ma chérie. Il capo del Ministero degli interni ha infatti una nuova missione per lei: accertare la causa del suicidio di Bastian. A Isabelle la faccenda puzza di guai immediatamente; per quanto possa essere una prassi, non è per niente felice di dover indagare sulla vita di Bastian, men che meno ora che Richeloin è diventato il suo sostituto e che più passano i giorni più prende le sembianze del defunto comandante. Senza contare che nella vita di Bastian appare un’ex attrice di film porno.

Ma non è tutto. Madame le commissaire è anche impegnata nel risolvere i suoi cold case. Questa volta è il turno di una rapina in una gioielleria finita con un duplice omicidio. Dopo sei anni i ladri non sono ancora stati individuati, così come la refurtiva non è mai apparsa sul mercato nero. Per fortuna, Isabelle può contare sul leale Apollinaire, che nonostante il suo odio per la tecnologia, una nuova passione per i cactus, le mai mutate passioni per Charles de Gaulles, i calzini spaiati e le sirene della polizia, si rivela essere sempre di più un’assistente indispensabile.

E la sua vita privata? Più incasinata di quando è arrivata a Fragolin. Il suo sindaco Thierry Blès, alla faccia del bon vivre, si è trasferito nella famelica Parigi per portare a livello nazionale i problemi della Provenza. E Isabelle? Beh, lei è impegnata con un altro bon vivant, che si firma ancora Leclerc. Cosa deciderà di fare alla fine la nostra commissaria? Accetterà gli inviti di Leclerc o aspetterà il ritorno di Thierry?

Perché leggerlo

Madame le commissaire e la morte del capo della polizia, ancora una volta, conferma tutti gli elementi che mi erano piaciuti nei primi due romanzi della serie: l’ambientazione affascinante, profumata e azzurra della Provenza; una protagonista forte, intelligente, sensibile, un po’ “rotta”, ma più maliziosa, più disposta a mettersi in gioco questa volta; un aiutante simpatico, brillante e bizzarro; una trama ben costruita, con indagini poliziesche ricche di collegamenti e indizi disseminati ovunque. L’intreccio è ancora più articolato del solito e per tutta la lettura sono stata continuamente a chiedermi chi fosse il colpevole.

Anche lo stile dell’autore, Pierre Martin, si conferma per la sua freschezza, leggerezza e giustezza. La sua scrittura chiara e precisa rende la lettura davvero piacevole.

Sono felice che in questo terzo volume, accanto all’indagine, si sia dato più spazio alla vita privata di Isabelle Bonnet che, tanto nella sfera lavorativa quanto in quella personale, è ricca di sfumature ed è capace di sorprendermi.

Ora sono davvero curiosa di scoprire quali casi ci riserverà il quarto volume della serie e se sarà il caso di dire che tra i due litiganti il terzo gode!


TitoloMadame le commissaire e la morte del capo della polizia

Autore: Pierre Martin

Traduzione: Roberta Scarabelli

Editore: Neri Pozza – SuperBeat

Anno: 2022 (prima edizione tedesca 2016)

Pagine: 272

Voto: 5/5

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