Un libro di guarigione

Un libro di guarigione

Un libro di guarigione è il nuovo libro di Gaia Rayneri, che torna in libreria con una storia autobiografica, firmata HarperCollins.


«Volevo stare bene come “tutti gli altri”, come stavano le “persone normali”, o quelle “un po’ sceme che non si accorgono che la vita è terribile”»


Un libro di guarigione – Trama

Un libro di guarigione racconta di una ragazza di ventiquattro anni la cui vita procede a gonfie vele – è indipendente, ha pubblicato il suo primo libro con una grande casa editrice italiana, ha una relazione – che all’improvviso si “rompe”. Sul suo futuro carico di promesse e sul suo presente luminoso cala un’oscurità che le rende difficile anche solo alzarsi dal letto, andare a fare la spesa, nutrirsi e dormire. Dopo poco la diagnosi: disturbo borderline di personalità.

La stessa diagnosi che dovrebbe portare con sé una promessa di cura diventa, invece, una prigione in cui Gaia si confina, che traccia i limiti di cosa sia “normale” e cosa no; di come funzionano le persone “sane” e come funziona lei. Nel mezzo: gli incontri con le psicologhe, poche serate con qualche amico, la famiglia, la corsa al pronto soccorso, il nuovo libro da scrivere, l’impossibilità di lasciare Torino, gli psicofarmaci, i pensieri suicidi…

E poi, finalmente, un po’ di luce. Una luce che ha fatto fatica a penetrare nella mente e nel corpo di Gaia, ma che, una volta entrata, non se n’è più andata. La meditazione, l’avvicinarsi al suo sé più autentico è stato, per Gaia, il modo di riuscire a liberarsi della prigione creata dalla diagnosi, a riconoscersi come qualcosa in più e qualcosa oltre il suo disturbo borderline: un essere umano prima di tutto, che merita di essere pienamente felice e non felice quel tanto che una persona borderline riesce a essere. Gaia compie così una scelta: vivere e non solo sopravvivere.

E così tutto torna a essere possibile, perciò realizzabile: il lavoro, il trasferimento in un’altra città, un nuovo – questa volta il vero – amore. Ma soprattutto l’accettazione del suo sé più autentico, non perfetto, ma non per questo meno felice.

Perché leggerlo

Un libro di guarigione, come la stessa autrice afferma, non è un libro per piangersi addosso, non è un libro di dolore né un libro per gli addetti ai lavori né tantomeno un libro solo per chi soffre del disturbo borderline. È un libro per chiunque senta di voler essere felice, di voler guarire dalle ferite del passato, per chiunque abbia vissuto dei giorni tristi.

È un libro per tutti gli esseri umani. Il libro è diviso in due parti: nella prima, Gaia racconta i processi che l’hanno portata a curare il disturbo borderline di personalità e a leggere la malattia e la guarigione in un’ottica diversa da quella imposta dalla società occidentale; nella seconda parte, invece, parla dei sintomi del disturbo a partire dal riconoscimento che ne fa il Manuale Diagnostico Sanitario, per arrivare a spiegare quali sono stati i lati di luce che lei è riuscita a rintracciarvi, ipotizzando che ogni sintomo sia un drago che nasconde un tesoro.

Perché è proprio questo il messaggio dell’autrice: accettando il dolore, accettando la malattia, cambiando il modo di guardarla e di sentirsi in relazione a questa, ci si può accorgere di tutto il bello che resta, di tutto il bello che comunque c’è; si possono addirittura conquistare gioie e felicità che prima ci erano negate.

Un libro di guarigione è, quindi, un libro che consiglio di leggere a tutte quelle persone che hanno bisogno di una strada per affrontare il dolore, le sfide che la vita ci pone, con un’attitudine diversa da quella a cui siamo abituati. Immaginando e credendo, cioè, che oltre la sofferenza c’è la vita.


TitoloUn libro di guarigione

Autore: Gaia Rayneri

Editore: HarperCollins

Anno: 2022

Pagine: 350

Voto: 4/5

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