Vinpeel degli orizzonti

Vinpeel degli orizzonti

Vinpeel degli orizzonti è il primo romanzo di Peppe Millanta (che però è uno pseudonimo per nascondere la vera identità dell’autore), pubblicato dalla casa editrice Neo Edizioni. È difficile raccontare quello di cui parla questo libro.

Trovo che Vinpeel degli orizzonti sia un romanzo poetico, lirico e onirico, che strizza l’occhio al non sense. All’inizio è stato complicato entrare nel mondo di Vinpeel, trovarvi il senso. Ma è durato poco, perché passati i primi capitoli ero totalmente rapita dalla storia.


«A volte uno ci prova a indirizzare il proprio destino, a organizzarlo, ma quello non ci sta e può mandarti tutto all’aria, in un attimo»


Vinpeel degli orizzonti – Trama

Vinpeel degli orizzonti racconta la vita quotidiana di un piccolo paesino di non si sa dove, di nome Dinterbild. I pochi, caratteristici e bizzarri abitanti di Dinterbild non sono mai usciti fuori dal paese, perché dopo Dinterbild non esiste nulla.

Chi non ci sta a questa spiegazione è Vinpeel, un ragazzino che lavora alla Locanba Biton (non posso spiegarvi perché si chiami così, ma vi assicuro che è una storia geniale nella sua semplicità), figlio di Ned Bundy, un uomo che la sera va in spiaggia, lascia un messaggio in una bottiglia al mare e cerca conchiglie sulla spiaggia che gli riportino i suoni e le parole di una notte di tanti anni prima.

Vinpeel a un amico speciale (e neanche qui posso svelarvi troppo) di nome Doan, con cui condivide questa assurda idea secondo cui se esiste Dinterbild al di qua del mare, ci sarà anche una Dinterbild al di là del mare. Come in ogni piccolo paese che si rispetti, anche Dinterbild ha il proprio “matto”, Krisheb; pensate un po’, anche lui convinto che ci sia un modo per andarsene dal paesino.

Ciò che scuoterà la normalità di Dinterbild, fatta di zuppe Biton, lanci di nani e cori di paese, è l’arrivo di una nuova abitante, una ragazzina di nome Mune, incapace di riconoscere le emozioni e i sentimenti. Vinpeel, Doan, Mune e Krisheb si alleeranno per escogitare un piano di fuga dalla noiosa Dinterbild.

Perché leggerlo

Vinpeel degli orizzonti racconta di un microcosmo – ben costruito e caratterizzato dall’autore – di situazioni e personaggi tipici dei piccoli paesini di provincia, in cui si incontrano il medico di paese, il prete dell’unica chiesa, l’oste, l’unico giudice, il netturbino promosso a postino per una sola giornata (perché anche le lettere, per Dinterbild, erano troppo). Peppe Millanta crea un non-luogo immaginario che raccoglie i disperati del mondo. Eh sì, perché c’è una precisa ragione per cui si arriva a Dinterbild e poi non si può più andare via.

Vinpeel degli orizzonti, senza svelare troppo, è una metafora, una rappresentazione materiale di uno stato mentale. E tale rappresentazione è poetica e geniale. La narrazione così romantica è accompagnata da una scrittura slegata e libera anche proprio nella veste grafica dell’impaginazione dei capitoli. Inoltre, un po’ come una sorpresa dentro la sorpresa, oltre a seguire la storia di Vinpeel, che si snocciola in cinque parti, seguiamo anche la storia di una gamba di legno, in capitoli apparentemente scollegati dal racconto principale, che si intermezzano tra la fine di una parte e l’inizio di una nuova.

Insomma, Vinpeel degli orizzonti è un libro da leggere, soprattutto se siete appassionati di lettura.


TitoloVinpeel degli orizzonti

Autore: Peppe Millanta

Editore: Neo Edizioni

Anno: 2019 (prima edizione 2017)

Pagine: 246

Voto: 5/5

Back to Top