Coraline è originariamente un romanzo per ragazzi, scritto da Neil Gaiman e illustrato da Dave McKean, da cui successivamente è stato tratto il famoso film Coraline e la porta magica. In questa versione, la narrazione è adattata e illustrata da P. Craig Russel, ed è pubblicata in Italia da Edizioni NPE.
Coraline – che inizialmente doveva chiamarsi “Caroline”, ma poi un errore di battitura ha segnato il destino del titolo – è un romanzo fantasy per ragazzi con tratti, ambientazione e suspense tipiche dell’horror.
«Disse che non aveva paura quando si stava facendo pungere e mi guardava scappare. Sapeva che doveva lasciarmi il tempo di correre, o le vespe ci avrebbero attaccati tutti e due. E disse che non era stato coraggioso a stare lì a farsi pungere. Non era stato coraggioso perché non aveva paura. Non poteva fare altro. Ma tornare per riprendersi gli occhiali quando sapeva che c’erano le vespe, quando aveva davvero paura, allora era stato coraggioso. Perché quando hai paura di qualcosa, ma la fai lo stesso, allora sei coraggioso»
Coraline – Trama
Il libro racconta di Coraline, una bambina di 11 anni, con la passione per le esplorazioni, che ha da poco traslocato in una nuova casa con i suoi genitori. In questa villa abitano altre persone, come le anziane signore Miss Spink e Miss Forcible, un tempo attrici di successo e il signor Bobo, il “vecchio pazzo” dell’ultimo piano che vuole mettere su un circo di topi. Ma ben presto, Coraline scoprirà che queste persone non sono le uniche ad abitare nella grande villa e nell’immenso giardino che la circonda. I primi giorni nella nuova casa, sul finire delle vacanze estive, sono per la ragazzina momenti speciali in cui può andare in esplorazione del giardino, facendo molta attenzione a non cadere in un vecchio pozzo. Ma non appena arrivano i giorni di pioggia, Coraline, chiusa in casa, sente di morire di noia. I suoi genitori, presi dalle proprie incombenze personali e lavorative, non sono di grande aiuto per una bambina ansiosa di vivere ogni giorno una nuova avventura. Su suggerimento del padre, Coraline inizia un’esplorazione interna della casa nuova e così scopre, nella stanza con il vecchio soggiorno della nonna, una porta che non si apre. Quando la madre le andrà in soccorso con la chiave giusta, Coraline scoprirà che dall’altra parte c’è solo un muro di mattoni che divide quello che una volta era un unico appartamento. Da quel momento, qualcosa nel mondo di Coraline cambia. Quando riprova, da sola, ad aprire la porta, il muro di mattoni è scomparso e al suo posto c’è un lungo corridoio buio. Quella che troverà alla fine del corridoio è un’altra sua casa, con il suo altro padre e soprattutto la sua altra madre. All’inizio, tutto sembra più bello: cibo più buono, genitori più affettuosi… ma quali saranno le implicazioni di un’altra vita? Cosa si lascerebbe alle spalle Coraline, se attraversasse per sempre quella porta?
Perché leggerlo
Coraline è una storia affascinante e allo stesso tempo inquietante. È difficile staccare gli occhi dalle illustrazioni così colorate di P. Craig Russel e dalla trama coinvolgente, pronta, in ogni momento, a far provare un brivido dietro la schiena al lettore. Tutto il libro è un climax di mistero e terrore. Leggendolo, ho provato esattamente le stesse sensazioni che si hanno facendo un brutto sogno. Coraline è una bambina coraggiosa, che fa del suo coraggio la sua virtù e della sua intelligenza la sua forza. È un racconto di avventura e di paura, ma ha una grande morale – esattamente come tutte le fiabe – che si manifesta sotto forma di crescita e acquisizione di consapevolezza per la piccola protagonista.
La view fumettistica di Mirko
Coraline è forse la più celebre fiaba dark dell’epoca contemporanea. Acclamata dalla critica nella versione originale di Neil Gaiman, la sua importanza è facilmente deducibile dalla quantità di adattamenti realizzati: questa graphic novel, un’opera teatrale, un musical, un videogioco e, più visibilmente, un famosissimo film in stop motion diretto da Henry Selick nel 2009 (nominato all’Oscar come miglior film d’animazione). Sembra quasi che la capacità a essere trasposte in modi diversi rappresenti proprio un fondamentale metro di giudizio per le fiabe, opere cross-media per eccellenza.
In questa trasposizione di P. Craig Russell, l’inquietante storia di Coraline e dell’Altro Mondo viene infusa di liricità ed eleganza; pilastri caratteristici del tratto sofisticato dell’artista britannico, frequente adattatore delle opere di Gaiman, nonché disegnatore di alcuni numeri di Sandman. Contrapporre l’oscuro e tetro stile dell’opera originale a quello arioso e influenzato dall’art nouveau di Russell è una scommessa profondamente rischiosa, capace di attrarre quanto allontanare. Personalmente, credo che questo nuovo design dei personaggi e delle ambientazioni trasformi completamente l’opera, rendendola molto più favorevole a un pubblico young-adult, riducendo leggermente la tensione e il mistero, componenti comunque presenti nel DNA del fumetto. Inoltre, trovo questa scelta perfettamente sensata, in quanto il libro originale presenta già delle illustrazioni fumettistiche realizzate da Dave McKean, maestro di scomposizione, commistione e ansia, espressione in chiaroscuro nelle sue illustrazioni, opposto polare di P. Craig Russell.
La classicità delle matite di Russell trasforma Coraline da una strana bambina a una giovane ragazza, il suo flow vignetta-per-vignetta ha un tempismo perfetto, le sue ambientazioni sono tutte maestose, persino la claustrofobica cucina in cui avvengono alcune tra le sequenze più celebri e angoscianti del racconto. Sotto il punto di vista della scrittura, la trasposizione semplifica alcuni passaggi/dialoghi e ne riporta altri con precisa fedeltà, senza mai essere troppo banale né complessa, ma restando costantemente in equilibrio. È inutile dilungarsi sulla trama e sulla storia, perché parliamo di materiale perfettamente riuscito, quasi intoccabile, di uno degli scrittori più completi, ancora in attività.
Tornando al punto di vista tecnico, è semplice notare quanto soft sia tutta la componente artistica della graphic novel. Russell ha utilizzato questa occasione per sperimentare col suo stile, sostituendo le chine con matite più scure e doppie, che sono state rese più nere al computer in seguito al processo di scannerizzazione. Questa tecnica genera quasi una “mancanza” di neri e non fornisce un offset abbastanza forte alla palette pastello e ai colori leggeri. Tutto è molto omogeneo e piacevole, ma non ci sono vignette che risaltino particolarmente, a mio parere; così come avrei gradito un’ulteriore differenziazione cromatica tra il mondo reale e quello “parallelo”.
Titolo: Coraline
Autore: Neil Gaiman, P. Craig Russel
Traduzione: Annunziata Ugas, Smoky Man
Editore: Edizioni NPE
Anno: 2017 (prima edizione NPE 2011; prima edizione 2002)
Pagine: 192
Voto: 4.5/5