Figlie della notte

Figlie della notte

Figlie della notte è un romanzo storico poliziesco (il migliore di quest’anno secondo il The Times) e secondo libro di Laura Shepeherd-Robinson, con protagonista Caroline Corsham, edito in Italia da Neri Pozza Editore.


«“Mi chiamo Caroline Corsham” disse. “Credo che conosciate mio marito, il capitano Henry Corsham. Una donna è stata uccisa, signor Child, e ho bisogno del vostro aiuto”»


Figlie della notte – Trama

Figlie della notte è ambientato nella Londra del 1782, in piena età georgiana. Di quell’epoca vediamo tutti: i costumi, gli usi, il modo di abbellirsi delle donne con un trucco che creava una maschera bianca su cui poi andavano dipinte le guance rosa; le parrucche degli uomini; le differenze di status sociale; il beau monde; l’arte, la prostituzione, le vie più famose di Londra, la dissolutezza e le finte virù.

La protagonista della storia è Caroline Corsham, moglie del Capitano Henry Corsham e sorella di Ambrose e Mordechai Craven, banchieri della Craven Bank. Caro è una delle donne più ricche della city, sempre presente alle feste e agli eventi del beau monde ed è proprio durante uno di questi ricevimenti che Caro trova nei giardini di Vauxhall – luogo destinato al piacere – il corpo morente di Lucia di Caracciolo, con la quale Caro aveva un appuntamento segreto. La donna prima di morire riesce a dirle “lui lo sa”.

Caro resta sconvolta dall’accaduto, ma ancor di più dall’apprendere che Lucia di Caracciolo, la nobildonna che lei credeva di conoscere, in realtà non esiste. La donna che è morta per mano di un misterioso assassino è Lucy Loveless, prostituta talmente nota da essere presente nella Harris’s List (una sorta di guida con la descrizione delle prostitute di alto bordo, realmente esistita in quegli anni). Ciò che turba maggiormente Caro è scoprire quanto il giudice Sir Amos Fox sia totalmente disinteressato dall’accaduto, solamente perché la donna morta non è una nobildonna, ma una prostituta. Ad accrescere il suo turbamento è il fatto di aver visto accanto al corpo di Lucy una lettera, che però pare sparita nel nulla.

Caro non riesce a darsi pace, credendo di essere in parte responsabile per la morte della donna, che era al pergolato proprio per aiutare Caro a uscire da una situazione delicata e complicata. Tutte queste motivazioni spingono la donna a rivolgersi a un investigatore privato, Peregrine Child, ex giudice di Deptford. Child, pieno di debiti, accetta di buon grado di aiutare la donna e ricevere la somma di denaro promessa. Da questo punto in poi inizia l’indagine dei due: Caro da una parte, Child dall’altra.

Sì, perché nonostante abbia assunto Child, Caro sente di doversi muovere in prima persona, di poter più facilmente raccogliere e chiedere informazioni nel beau monde, mentre l’investigatore si occupa di rintracciare tutte le persone che possono aver conosciuto Lucy, a partire dalle altre donne del club delle puttane (anche questo realmente esistito). I progressi delle due indagini, porteranno Caro e Child sulle tracce di ben altre due donne: Pamela, una ragazzina della casa dei tableaux che aveva messo all’asta la sua verginità (prassi comune al tempo) e a Theresa Agnetti, moglie del celebre pittore classicista Jacobus Agnetti.

Perché leggerlo

Figlie della notte è un romanzo investigativo davvero intricato e avvincente. È difficile non leggerlo tutto d’un fiato. Il contesto storico è affascinante, descritto in maniera precisa e mai noiosa. La vita di tutte le donne coinvolte è complicata, piena di sfumature. Sono tutte donne in conflitto con se stesse, con la società, con gli uomini di cui scontano tutte le pene. È sicuramente un romanzo femminista, come femministe ante litteram sono le protagoniste. Donne libertine, libere, sposate ma non sottomesse, ribelli, testarde, caparbie. Solidali a volte e traditrici altre.

La struttura della narrazione alterna i capitoli che riguardano l’indagine di Caro e la sua vita privata a quelli sull’indagine di Child. Ci sono poi degli intermezzi dal punto di vista di Pamela. E ogni capitolo serve a scoprire un dettaglio in più sulle piste di indagine, su tutte le persone coinvolte, sulla buona società inglese che viene scossa dall’alto fino al basso. Ministeri, banche, alti funzionari, usurai, commercianti, archeologi, reali…

Figlie della notte è un romanzo perfetto, non ci sono pecche, non lascia buchi, e semina tutti gli indizi in modo sapiente per tutta la durata del racconto. Solo alla fine si verrà alla verità. In parte inaspettata, in parte sospettata, ma sicuramente d’effetto.

Il personaggio di Caro mi è piaciuto tantissimo: una donna con tutte le sue contraddizioni, mossa da una volontà di sapere, di fare giustizia. Coraggiosa e indipendente. Testarda e comprensiva allo stesso tempo.

Per concludere, se amate i gialli, gli investigativi, i polizieschi e ancora di più i romanzi storici, direi proprio che questo titolo fa per voi e so per certo che non ne resterete delusi.


TitoloFiglie della notte

Autore: Laura Shepherd-Robinson

Traduzione: Chiara Ujka

Editore: Neri Pozza Editore

Anno: 2021

Pagine: 528

Voto: 5/5

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