La bambina nei muri è il primo romanzo di A.J. Gnuse, già scrittore per importanti riviste letterarie, pubblicato in tutto il mondo, che arriva in Italia grazie alla HarperCollins.
«Stammi a sentire. Sappiamo che qualcuno si nasconde nelle nostre case. Si apposta in soffitta. Si rintana dietro gli attrezzi da giardinaggio. In garage. […]
Puoi cercarli tutto il giorno e non li troverai. Sono furbi e pazienti, e conoscono l’interno della tua casa meglio di te. però devi trovarli. Devi estirparli.»
La bambina nei muri – Trama
La bambina nei muri è la storia di Elise, undici anni. Ma è anche la storia di Eddie, di qualche anno più grande e della sua famiglia, i Mason. Elise ed Eddie condividono la stessa casa. O meglio, quella che Elise chiama casa, quella che i suoi genitori hanno cercato di mettere a nuovo, è la stessa che anche Eddie definisce casa e in cui si è trasferito da pochi mesi insieme ai suoi genitori e a suo fratello maggiore Marshall. Se però Eddie vive e si muove liberamente all’interno delle stanze dell’abitazione, Elise vive e si muove nei suoi muri, nelle sue intercapedini, nei suoi spazi nascosti. Lo scivolo del bucato, la soffitta, il ripostiglio nella biblioteca, il sotto scala, gli armadi…
Nella casa di Eddie le assi del pavimento scricchiolano spesso, spariscono i libri e le merendine, si sentono lievi rumori dalla soffitta, piccoli passi per le scale. Eddie si sente spesso osservato e la paura per ciò che si cela nella sua casa lo rende silenzioso, chiuso in sé, strano, come lo definisce Marshall.
La vita di Elise è scandita dalla routine dei Mason. Quando loro non ci sono, lei può uscire allo scoperto, andare in cucina e concedersi un po’ di cereali o qualche ora davanti alla tv, sempre pronta a rientrare nei suoi nascondigli non appena uno degli uccellini dell’orologio in casa le dice che è arrivata l’ora di farlo. Dorme in soffitta su alcuni maglioni ripiegati. Poche cose a farle compagnia, tra cui una foto sbiadita che ritrae una mamma, un papà e una bambina. E quella bambina è lei, rimasta orfana pochi mesi prima, sola al mondo, impaurita e alla ricerca della sua casa, quella in cui loro tre sono stati felici, quella in cui i suoi genitori non sono poi andati così lontano.
Sia la vita di Elise che quella di Eddie vengono scosse da due fatti: prima di tutto, Elise viene vista da un bambino che abita nei dintorni del fiume e anche se lei è la bambina nei muri, comincia a sentire la voglia di giocare con qualcuno, di essere vista, appunto. Nel frattempo, Marshall si avvicina a Eddie per confessargli che sente dei rumori in casa. È l’inizio della fine. Da questo momento in poi, i fatti prenderanno una piega imprevista e tanto Elise quanto Eddie dovranno fare i conti con se stessi e con il mondo fuori e dentro la casa.
Perché leggerlo
La bambina nei muri è un libro inquietante, che affronta il tema universale della paura del buio, del “mostro” che si nasconde sotto il letto quando spegniamo la luce. Parla della paura, comune a tutti, di ritrovarsi da soli in una casa e sentire che questa vive, attraverso tutti i suoi rumori più impensabili e che ci fanno porre la domanda: siamo realmente soli? Ma è anche un libro sulla perdita, sul dolore e sulla sopravvivenza che nascono dal rimanere soli; sulle alleanze fraterne; sulle amicizie non convenzionali; ma soprattutto è un monito a non essere spaventati da ciò che non riusciamo a comprendere.
La bambina nei muri è una storia ricca di suspense e colpi di scena, che si sofferma molto sulle sensazioni dei personaggi principali, trasmettendo al lettore quel senso di frustrazione dal sentirsi osservati senza sapere da chi e non creduti nelle proprie angosce. Ciononostante, ho trovato alcuni tempi di narrazione un po’ troppo dilatati e ripetitivi, avrei preferito dei ritmi più serrati che si addicono al genere di storia narrata. Anche il finale e l’epilogo mi hanno lasciata un poco perplessa, come se il tono del libro fosse caduto troppo in fretta. Ho apprezzato, invece, le ragioni per cui è stato creato il personaggio di Traust (non spoilero di chi si tratta), come una sorta di avvertimento di chi o cosa si possa diventare se ci si lasciasse sopraffare dalle proprie ossessioni, smettendo di essere umani e tolleranti.
Titolo: La bambina nei muri
Autore: A.J. Gnuse
Traduzione: Ilaria Katerinov
Editore: HarperCollins
Anno: 2022
Pagine: 416
Voto: 4/5