Questioni di sangue

Questioni di sangue

Questioni di sangue, di Anna Vera Viva, pubblicato da Garzanti, è un romanzo che parla di bene e di male, parla di fratellanza, di legami di sangue, di un contatto viscerale con una terra, un rione in particolare, che lega il mondo dei morti a quello dei vivi in maniera indissolubile.


«Le regole che devono prevalere, pensava, sono sempre quelle del buonsenso»


Questioni di sangue – Trama

Questioni di sangue è la storia di Raffaele e Peppino Annunziata, due fratelli che nel 1972 vengono separati. Figli di un piccolo delinquente e di una donna che lo amava alla follia, alla morte della madre gli assistenti sociali portano via Raffaele dal basso in cui vive nel rione Sanità, perché Peppino, ancora minorenne e già mezzo delinquente, non può prendersene cura. Quella separazione è una ferita mai cucita nell’anima di entrambi. I due fratelli prendono due strade opposte: Raffaele viene adottato da una colta e brava famiglia romana, cambiando il suo cognome in Iacono; mentre Peppino resta a Napoli e si fa strada in una vita di delinquenza.

Quarant’anni dopo i due fratelli sono di nuovo sulla stessa strada, quella del rione: Raffaele ora è don Raffaele, nuovo parroco della basilica di Santa Maria alla Sanità. Peppino è don Peppino, boss della camorra del quartiere.

Se il primo, però, è a conoscenza delle sorti del secondo e si interroga sul rivederlo o meno, il secondo è allo scuro della vita del fratello minore e non lo crede certo così vicino.

Sono i guai combinati da un poliziotto corrotto, Renato Capece, a mettere don Raffaele sulla strada di Peppino che, dal canto suo, è allo stesso tempo ammirato e infastidito dall’irriverenza del prete, dal suo coraggio sfrontato, da quella capacità di rispondere solo alla propria coscienza.

I tormenti che vive Raffaele, tornato a casa, sono molti: la sua fede vacilla, si sente più fallibile che mai, diviso tra l’amore per quel fratello che pure l’ha cresciuto, per quella madre buona e premurosa che li ha dati alla luce e la disapprovazione per ciò che Peppino è diventato. La Sanità risveglia il suo sangue, riavvicinandolo a sentimenti che pensava ormai lontani. Ma non è solo questo a scuotere le sue giornate: ci si mette anche un omicidio che Raffaele teme essere opera del fratello. E così, insieme alla sua perpetua arguta e pettegola, Assuntina, Raffaele cercherà di portare sollievo, amore, possibilità e grazia in un quartiere complesso come quello della Sanità: da ambizione di nobili e santi a dimora di disgraziati e morti.

Perché leggerlo

Questioni di sangue è un libro affascinante, è un’indagine condotta nel cuore di Napoli, tra i suoi vicoli più belli e folkloristici, tra le sue virtù e i suoi vizi. È l’antica, e sempre vincente, contrapposizione tra bene e male, che mostra come l’uno, inevitabilmente, sfoci nell’altro. Don Raffaele è un parroco sui generis, uno di quelli che sta in mezzo alla gente, che non si perde in prediche futili e giudicanti. È un uomo di compassione e misericordia. Amante della musica, della lettura, del calcio e dei giovani a cui cerca, senza risparmiarsi, di dargli delle possibilità. Perché sono le possibilità che possono fare la differenza in una vita che pare non voglia andare da nessuna parte. È molto interessante l’aspetto del conflitto interiore che vive, diviso tra ciò che è giusto e l’amore per un fratello che giusto non è. È proprio questo conflitto che lo rende umano, fallibile, capace di insegnare qualcosa. Perché a volte rimanere e combattere è un gesto d’amore.

Questioni di sangue è un libro che non potete perdervi se amate Napoli, i gialli e i personaggi che non sono bianchi e neri, ma ricchi di sfumature. Personalmente, sono i miei preferiti.


TitoloQuestioni di sangue

Autore: Anna Vera Viva

Editore: Garzanti

Anno: 2022

Pagine: 256

Voto: 4.5/5

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