Sono tornato per te

Sono tornato per te

Sono tornato per te è il nuovo libro di Lorenzo Marone, scrittore prolifico e sensibile, pubblicato dalla casa editrice Einaudi.


«Il mondo è un posto ingiusto, Cono, impara presto a capirlo. La terra ti ha insegnato a portare pazienza, non puoi lottare da solo contro tutti. Così come non puoi odiare il fuoco, allo stesso modo non puoi sfidare ciò che è ovunque, una forza più grande di te. Puoi solo seminare il tuo pezzo di terra e sperare di raccogliere i frutti. Non abbiamo potere che su poco, la nostra vita, in parte, e quella della nostra famiglia.»


Sono tornato per te – Trama

Sono tornato per te è due storie in una: quella d’amore tra Cono Trezza e Serenella Pinto, due giovani ragazzi del Vallo di Diano; e quella di Cono e le tantissime altre persone deportate nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.

Siamo negli anni ’30 del secolo scorso, Cono conosce Serenella in una giornata qualunque e subito se ne innamora. Lui è contadino, figlio di contadini; lei è figlia di un artigiano socialista. È chiaro fin da subito che la loro storia d’amore è costretta alle angherie del tempo: l’invaghimento di Romano, un loro compagno diventato ormai fascista convinto, le cartoline che arrivano per richiamare i soldati al fronte e il temperamento impulsivo di Cono.

L’amore tra i due è sincero, genuino, figlio della loro epoca: le passeggiate in campagna, i piccoli doni che sono sempre un frutto prelibato o un fiore, i baci dolci e rispettosi, ma non per questo privi di passione. Vivono una vita semplice, fatta di loro due e poco altro: le famiglie, le processioni del paese, il sogno del matrimonio.

Ma ormai è tempo anche per Cono di preparare la valigia e andare a combattere. Lui e Serenella si salutano in un mare di promesse. Se solo Cono, quella notte, non incontrasse Romano sulla sua strada…

Siamo nel 1943, dopo l’armistizio – e quello che i tedeschi considerano il voltafaccia degli italiani – Cono viene fatto prigioniero e deportato in un campo di concentramento in Germania. Sono giorni grigi, pieni di dolore, pieni di ingiustizia. Ma Cono, in qualche modo, è fortunato: i suoi compagni, la boxe, l’amore per Serenella e quello per la sua terra sono tutti motivi che lo aiutano a non dimenticarsi chi è e da dove viene, a non arrendersi al desiderio dei tedeschi di vedere i detenuti privati di qualsiasi cosa, anche dei propri ricordi.

Struttura narrativa e personaggi

Il libro è suddiviso in due parti: la prima è la storia d’amore tra Cono e Serenella; la seconda, la pagina di Storia comune a tutte quelle persone che hanno vissuto le deportazioni nei campi di prigionia tedeschi. Proprio per questa sua natura duale, sembrerebbe difficile rintracciare la struttura narrativa dell’opera: è come se – nel complesso – leggessimo un racconto in due atti, invece che in tre. Questo perché la prima parte del libro è funzionale a immergere il lettore nella vita di Cono: nel suo amore e nella sua fede per la terra; nell’innamoramento verso Serenella; nella sua fedeltà alla famiglia. Se non assaporassimo la vita per come la vive Cono, dopo non potremmo soffrire e sperare insieme a lui. Ed è sicuramente questa la forza del libro: la capacità di creare due affreschi più che due storie: quello lento, colorato e profumato del Vallo di Diano e quello veloce, incolore e maleodorante del campo di concentramento.

Prese singolarmente, invece, le due storie hanno una struttura propria scandita da snodi narrativi ben precisi: nella prima, le svolte amorose con Serenella e la ribellione di Cono ai fascisti; nella seconda le prove e le sfide di boxe che affronta durante la prigionia. Il finale vede ricongiungere le due trame.

Per quanto riguarda i personaggi, questi sono tutti ben pensati e ben caratterizzati. Serenella è l’incarnazione di una ragazza che – forse anche grazie alle influenze paterne – inizia a combattere le proprie battaglie, a emanciparsi da quella via tracciata dalle generazioni di donne venute prima di lei; a cercare il suo modo di stare al mondo.

Cono è un personaggio chiaro, definito, interessante nel contrasto tra il suo animo gentile, leale e buono e il suo temperamento impulsivo, specchio di un senso di giustizia chiaro, ma anche di un’impotenza che però non è mai tale da fargli abbassare la testa. Eppure la sua evoluzione non potrebbe avvenire se non fosse per i suoi mentori.

Infatti, la storia di questo personaggio vive proprio grazie alle figure dei mentori: suo padre e gli altri contadini nella prima parte (funzionali nel lasciargli gli insegnamenti che lo guideranno per tutta la vita); e Palermo, un deportato romano, nella seconda.

Perché leggerlo

Sono tornato per te è un libro delicato, anche nelle scene più crude, anche nel raccontare atrocità che vorremmo non fossero mai esistite e soprattutto che vorremmo non esistessero più. È un libro intenso nei sentimenti, nelle passioni e nelle intenzioni. È un libro che parla di ricordi e che si racconta attraverso di essi. I ricordi intesi sia come memoria collettiva (la Storia e le storie), sia come memoria individuale del protagonista, che vi si aggrappa per non perdere la speranza. Come a ricordarci che il frutto del domani sta sempre nel seme di ieri.


Titolo: Sono tornato per te

Autore: Lorenzo Marone

Editore: Einaudi

Anno: 2023

Pagine: 272

Voto: 5/5

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