Ci vediamo per un caffè

Ci vediamo per un caffè

Ci vediamo per un caffè è il quarto romanzo di Toshikazu Kawaguchi, dopo il successo di Finché il caffè è caldo, Basta un caffè per essere felici e Il primo caffè della giornata, tutti diventati presto bestseller. Anche questo quarto libro arriva in Italia grazie alla casa editrice Garzanti.


«C’è una curiosa leggenda metropolitana su una sedia della caffetteria di una certa città. A quanto pare, se ti siedi su quella sedia, ti porta indietro nel tempo in qualunque momento desideri».


Ci vediamo per un caffè – Trama

Ci vediamo per un caffè si colloca, cronologicamente, un anno dopo la fine di Finché il caffè è caldo.

Tornando nella strana caffetteria nel seminterrato rincontriamo Kazu e Nagare, la piccola Miki, che qui ha solo un anno, la donna vestita di bianco e alcuni fedeli clienti che abbiamo incontrato nel primo libro e che hanno già viaggiato nel tempo. Anche l’atmosfera non è cambiata: un piccolo caffè, con pochi tavoli, poca luce e tre orologi che segnano orari diversi.

Sono proprio questi personaggi – e l’atmosfera che abbiamo imparato ad apprezzare – che accolgono quattro nuovi avventori del locale e le loro quattro storie, tutte così differenti ma con un unico desiderio in comune: voler tornare indietro per dire ciò che non hanno detto.

Eh sì, perché se ognuno di questi quattro personaggi inizialmente sogna di tornare indietro nel tempo per poter cambiare il proprio destino e quello di una persona a cui vogliono bene, dopo aver parlato con Kazu e Nagare si rendono tutti conto che c’è una severissima regola che vieta di farlo: qualunque cosa si dica o si faccia nel passato il presente non cambierà. Allora a che scopo tornare indietro nel tempo? Ognuno degli avventori capirà che se anche il presente non può essere cambiato, quell’attimo di passato sì e il senso per poter andare avanti sereni è proprio in quei quindici minuti in cui il caffè è ancora caldo.

E così incontriamo un marito che ha sacrificato l’amore per il lavoro e che vuole rivedere la moglie prima che entri in coma; una donna che ha perso il cane che l’ha fatta sentire una madre per oltre dieci anni di vita; una ragazza che vuole rispondere a una proposta di matrimonio lasciata in sospeso; e una figlia che vuole farsi perdonare dal padre.

Perché leggerlo

Ci vediamo per un caffè, così come i tre che l’hanno preceduto, è un libro caldo, accogliente, commovente. Ogni racconto porta con sé il dolore della perdita, lo stupore dell’incontro insperato, e la speranza che non tutto è perduto. Anche in questo caso, il messaggio è chiaro: bisogna sempre indagare il proprio cuore e dire e fare ciò che realmente si sente, lasciando stare sovrastrutture che ci tolgono solo tempo, rischiando di farci perdere la strada di casa. Non è mai troppo tardi per chiedere scusa, per dire “sì, lo voglio”, per confessare di voler bene a qualcuno.

Ci vediamo per un caffè è il libro a cui Toshikazu Kawaguchi ci ha abituato: un libro profondo, commovente, ma anche ricco di messaggi positivi. Lo si chiude sempre pensando che siamo ancora in tempo.

Se ti piacciono le storie ambientate in Giappone, leggi anche le mie recensioni degli altri libri dello stesso autore, Finché il caffè è caldoBasta un caffè per essere felici e Il primo caffè della giornata.


TitoloCi vediamo per un caffè

Autore: Toshikazu Kawaguchi

Traduttore: (dall’inglese) Claudia Marseguerra

Editore: Garzanti

Anno: 2023 (prima edizione giapponese 2021)

Pagine: 180

Voto: 4/5

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