I delitti Mitford. Sei sorelle, una vita di misteri

I delitti Mitford. Sei sorelle, una vita di misteri

I delitti Mitford. Sei sorelle, una vita di misteri è il titolo della saga che Jessica Fellows ha dedicato alle sorelle Mitford, composta da quattro volumi: L’assassinio di Florence Nightingale Shore, Morte di un giovane di belle speranze, Scandalo in casa Mitford e Il processo Mitford; tutti editi, in Italia, a partire dal 2017, da Neri Pozza Editore.

Jessica Fellows è una scrittrice molto conosciuta e apprezzata in Inghilterra, non solo in quanto nipote dell’acclamato autore britannico Julian Fellows (tra le altre, sceneggiatore della nota e fortunata serie Downton Abbey), ma anche in quanto autrice di cinque libri sui retroscena della serie televisiva Downton Abbey e in quanto giornalista che vanta pubblicazioni con i più importanti quotidiani inglesi.

I delitti Mitford – Trama

La saga de I delitti Mitford è una serie di gialli ambientati nella Londra degli anni ’20 e ’30 del 1900. La Fellows romanza sapientemente fatti di cronaca realmente accaduti e personaggi realmente esistiti, arricchendoli di particolari e connotazioni deliberatamente inventati. Protagoniste di ogni libro sono le sorelle Mitford, al centro della vita londinese di quegli anni.

Quando le conosciamo è solo Nancy, la più grande, presto debuttante in società, ad avere un ruolo di primo piano nella famiglia, essendo le altre sorelle ancora troppo piccole e l’unico fratello lontano da casa per studiare. Andando avanti nella lettura dei romanzi, anche Pamela prima, Diana dopo e infine Unity e Jessica fanno il loro ingresso nella società londinese e nella vita ricca di scandali che contraddistingue le persone più abbienti che ne fanno parte. Le ragazze Mitford nascono e crescono nella tenuta di Ashton Manor, insieme ai loro genitori, fortemente ancorati ai vecchi valori vittoriani ed edoardiani.

Lord e Lady Redesdale, abbandonata la vita di città e trasferitisi nella suggestiva campagna inglese, crescono le figlie educandole in casa a mantenendole quanto più lontane possibile dalla città. È proprio questa “reclusione” imposta dai genitori che farà nascere soprattutto in Nancy e in Diana la voglia di evadere da Ashton Manor e di godersi tutta l’ebrezza e la libertà che Londra può offrire.

Mentre Pamela, conosciuto il volto più sfavillante, ma anche quello più spettrale, della società londinese, preferisce di gran lunga la vita che le hanno accomodato i genitori: a contatto con la natura e con i suoi adorati cavalli, sempre attenta alla preparazione di ogni menù e più incline a una vita interiore, piuttosto che a una esclusivamente esteriore.

Queste caratteristiche la pongono in una situazione di contrapposizione rispetto a Nancy e Diana, rispettivamente poco più grande e poco più piccola di lei. Nancy, da sempre incline all’evasione dalla noia famigliare, sviluppa una passione prepotente per la lettura e la scrittura e cercherà di coronare il sogno di diventare scrittrice, molto più che quello di sposarsi. Ma per scrivere ha bisogno di stimoli, di storie da raccontare, di persone da incontrare e per questo Londra e tutte le feste a cui è invitata insieme ai suoi amici, costituiscono la spinta giusta.

Diana, invece, la cui bellezza è impareggiabile, è la prima tra le sorelle a sposarsi. Con suo marito conosce il vero significato della ricchezza, potendo permettersi abiti sartoriali di prima scelta, viaggi, case, conoscenze e lussi che fino a poco prima le erano proibiti. Infine, Unity, abbagliata dalle frequentazioni di sua sorella Diana, si iscrive all’Unione britannica fascista, con il sogno di trasferirsi a Monaco e incontrare Hitler.


Leggi anche le mie recensioni dei singoli volumi della saga: L’assassinio di Florence Nightingale Shore; Morte di un giovane di belle speranze; Scandalo in casa Mitford; Il processo Mitford.


I delitti Mitford – Louisa e Guy

Su questo sfondo vengono costruiti i personaggi, inventati, di Louisa Cannon e Guy Suillavan. I due sono il vero trait d’union delle narrazioni. Louisa è una ragazza poco più grande di Nancy, cresciuta in quartiere povero di Londra, in una famiglia precaria e con un passato da ladra di quartiere. Arriva alla tenuta di Ashton Manor proprio per scappare dalle grinfie di suo zio e iniziare una nuova vita, più onesta, come cameriera addetta alla nursery. Nancy trova in Louisa, inizialmente, l’amica e la confidente che tanto le mancava, mentre Louisa, per la prima volta, si sente al sicuro e in un certo senso in famiglia, insieme alle piccole di casa che deve accudire, a Nanny Bloor e agli altri domestici.

Guy, invece, è un poliziotto ferroviario con la passione per l’investigazione. Sogna, un giorno, di diventare un poliziotto di Scotland Yard. Il suo destino incrocia quello di Louisa proprio il giorno in cui lei, scappando dallo zio, prende il treno per recarsi al colloquio di lavoro in casa Mitford. Per Guy è un colpo di fulmine immediato, mentre Louisa ci metterà più tempo a indagare i propri sentimenti. Nel corso dei libri, il destino vedrà sempre Guy e Louisa avvicinarsi per risolvere un assassinio in cui, in qualche modo, sono coinvolte le sorelle Mitford.  

Louisa è il personaggio che compie l’evoluzione maggiore, è, in realtà, la vera protagonista di tutto il racconto. È lei che conduce indagini ufficiose per conto di Guy o per proprio conto sugli assassinii in cui si trova impelagata; è la confidente delle tre sorelle e, suo malgrado, anche l’aiutante dei sospettati di omicidio. Inoltre, tra tutti i personaggi che muovono la narrazione, lei è quella più motivata di tutti a cambiare le sue sorti, a mettersi in gioco e a rendersi davvero indipendente.

È anche l’occhio critico del racconto, perché muovendosi tra due mondi – quello delle cameriere e quello delle signore – ha accesso ai retroscena di entrambi, diventando un po’ la bussola morale del racconto. È, infatti, sempre tramite gli occhi di Louisa che conosciamo le sorelle Mitford e i loro amici, i cui pensieri però ci restano sempre un po’ nascosti. Sono quelli di Louisa, al contrario, a essere preponderanti nella storia.

Ai suoi racconti in soggettiva, si alternano quelli di Guy che, invece, ci permette di accedere alla parte più investigativa della storia. Man mano che l’arco narrativo si estende nel corso degli anni e dei libri, Louisa si distacca maggiormente dal mondo fintamente patinato delle sorelle Mitford, raggiungendo un proprio status quo che la eleva rispetto le macchinazioni, i tradimenti, la superficialità dell’alta borghesia.

Se nei primi libri è affascinata dalla famiglia e dalla possibilità che conquista, grazie alla loro “protezione”, di viaggiare e conoscere una certa parte di mondo; negli ultimi comincia un percorso di distaccamento che la porterà a tenere sempre più le distanze dai membri Mitford. Se non fosse per l’intervento dei servizi segreti britannici. Sì, perché nell’ultimo libro, la Fellows amplia gli orizzonti narrativi, spingendosi verso quella parte di storia più moderna che da sempre affascina il pubblico: l’ascesa dei regimi totalitari e di tutti i piani segreti e geopolitici a essa collegati.

Perché leggerlo

I delitti Mitford. Sei sorelle, una vita di misteri muove i suoi passi in una Londra fatta di balli in maschera, feste in locali proibiti, tenute di campagna, bassifondi, case parigini e crociere; tra buone maniere, droghe, piccoli crimini e impensabili omicidi. Jessica Fellows mischia crime story e romanzo, storia inglese e fantasia, sullo sfondo di uno dei teatri più suggestivi della letteratura mondiale: la Londra degli anni ’20 e ’30 del Novecento, ricorrendo a tematiche sempre costanti nella narrazione, come: il riscatto sociale; lo scontro tra i vecchi valori inglesi e l’arrivo delle nuove mode e i nuovi divertimenti; la crepa tra le classi sociali meno abbienti e quelle più ricche; gli scandali e la corruzione; il denaro e le droghe; l’amore e i tradimenti; la voglia di rompere con tutte le regole, le etichette e i protocolli della buona società inglese.

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